Aquafil: un’azienda dove l’economia è davvero circolare

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Aquafil: un’azienda dove l’economia è davvero circolare


La seconda intervista che vi presento direttamente da Fashinnovation Worldwide Talks 2020 è la testimonianza di Giulio Bonazzi, CEO di Aquafil, che racconta come la sua azienda sia riuscita a “chiudere perfettamente il cerchio” del modello dell’economia circolare.

“Ne ho abbastanza delle persone che dichiarano: ‘è colpa degli altri’. In realtà è colpa nostra. È una nostra responsabilità”- Giulio Bonazzi inizia subito con forza e determinazione il suo discorso. -“E questa affermazioni è vera sia per il COVID-19 sia per il cambiamento climatico sia per i danni causati all’ambiente dall’industria della moda e dei tessuti. Perché ogni cosa è interconnessa oggi.

Bonazzi mette inoltre in guardia dal fatto che, a causa della pandemia, è previsto un incremento eccezionale nell’uso delle mascherine protettive: bilioni di mascherine nel mondo che, se non iniziamo ora a pensare a come smaltirle correttamente, avranno un notevole impatto sul nostro pianeta. Noi abbiamo il dovere, ma anche l’incredibile opportunità, in questo periodo di crisi di riprogettare il nostro futuro e i nostri sistemi produttivi. Per farlo abbiamo bisogno di tre elementi cardine:

  • legislazione – per incentivare le attività di riciclo e rigenerazione;
  • formazione – per sensibilizzare gli utenti/consumatori e le imprese;
  • ecodesign – per progettare prodotti considerandone l’impatto sociale e ambientale sin dalla fase di ideazione.

Bonazzi sottolinea inoltre come la vera soluzione a questi problemi su scala mondiale siamo noi, che in prima persona dobbiamo attuare un cambiamento. La sua azienda, Aquafil, rappresenta un caso virtuoso in cui un’impresa è riuscita a mettere a punto un processo di rigenerazione del Nylon per cui è possibile, a partire da prodotti a fine vita realizzati con tale materiale, ottenere un materiale di alta qualità riutilizzabile per creare nuovi prodotti, chiamato ECONYL®.

Aquafil | Chic Words

Uno dei rifiuti che fornisce una grande quantità di materiale grezzo per la realizzazione di ECONYL® sono le reti da pesca che, abbandonate nei nostri mari, causano gravi danni all’ambiente. Ma altre “miniere d’oro” – come le chiama Bonazzi – per la sua azienda sono rappresentate da pavimenti in moquette dismessi, scarti di tessuto e rifiuti plastici che si trovano nelle discariche, ma anche nei fondali degli oceani. Tutti questi materiali vengono rigenerati e purificati per ottenere un filato con le stesse caratteristiche del Nylon vergine, che viene utilizzato per l’arredamento d’interni e il settore moda, ma soprattuto che si presta ad essere rigenerato all’infinito senza perdere di qualità.

L’Infinity Jacket di NAPAPIJRI


Infinity Jacket by NAPAPIJRI | Chic Words

Un esempio interessante di questo cerchio perfetto del riutilizzo di un materiale è dato dal progetto che Aquafil ha realizzato in collaborazione cona NAPAPIJRI. L’iconica giacca di NAPAPIJRI del 1987 è stata ridisegnata per poter essere realizzata seguendo un nuovo processo produttivo, in particolare per poter essere realizzata con un unico materiale e diventare la prima giacca riciclabile al 100%. Sull’etichetta interna della giacca 2020, è riportato un QR-code[Nota 1] con il quale è possibile registrare il proprio abito sul sito dell’azienda che consentirà all’acquirente, dopo almeno due anni di utilizzo, di restituirla al negozio affinché possa essere rigenerata, ricevendo uno sconto del 20% su un eventuale nuovo acquisto.

Avevo già avuto il piacere di assistere ad un suo intervento un paio di anni fa nella mia amata Venezia e sono davvero felice di averlo ritrovato a Fashinnovation, per condividere questi spunti di grande rilievo. (Detto tra noi, sono inoltre molto orgogliosa che sia italiana una delle aziende più smart presentate al convegno)

Vi lascio con questa affermazione di Bonazzi che conclude la sua intervista davvero entusiasmante e introduce uno dei prossimi temi che ho in mente di approfondire sulle pagine di Chic Words: il bio-inspired design!

Quando realizziamo una creazione per la moda, così come fa l’arte, non dobbiamo creare rifiuti, ma invece dobbiamo imparare dalla Natura e dai suoi ecosistemi a creare il nutrimento per un nuovo ciclo di vita.” Questa l’arte della rigenerazione!

 
 
 

Gli altri articoli su Fashinnovation Worldwide Talks 2020:


 
>>> Fashinnovation Worldwide Talks 2020: giorno 1
 
 
>>> La rivoluzione di Carry Somers
 
 
 

NOTE
[1] Un QR-code o Codice QR è un codice a barre bidimensionale di forma quadrata. Si riconosce perché ha la forma di un quadrato composto da diversi moduli di colore nero e bianco (ma può essere realizzato anche con due colori a forte contrasto visivo). Il QR-Code può essere stampato o inciso sulla superficie di un prodotto o sulla sua confezione. La sequenza dei moduli bianchi e neri è univoca e corrisponde ad un sistema di codifica di dati. I dati a cui un QR-Code può essere associato possono essere diversi: un indirizzo di un sito web, dei numeri, dei caratteri alfanumerici, ecc. Può essere decodificato attraverso la videocamera di uno smart phone.
 

IMMAGINI E VIDEO
[foto 1] Elaborazione grafica realizzata da Maddalena Mometti.

[foto 2] Elaborazione grafica realizzata da Maddalena Mometti, a partire da una foto di Pexels.com https://www.pexels.com/photo/landscape-photography-of-fish-nets-on-body-of-water-near-green-trees-2131945/

[video 1] Video promozionale dell’Infinity Jacket di NAPAPIJRI, credits NAPAPIJRI

[foto 3] Immagine promozionale dell’Infinity Jacket di NAPAPIJRI, credits NAPAPIJRI



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