Midnight in Venice e le origini del legame tra la laguna e la moda

Quando le sfilate
si svolgevano a Venezia


 

Ho sempre sostenuto che Venezia è la città più adatta a fare da sfondo alla moda. Appena inizia la bella stagione avete mai provato a contare quanti servizi fotografici itineranti potete incrociare lungo le calli? Tuttavia i grandi eventi del fashion system sembrano non tenerla nella dovuta considerazione.

Oggi è l’ultimo giorno per visitare una mostra che racconta, attraverso immagini e filmati orginali, le origini dell’unione tra moda e laguna. “C’era un tempo in cui Venezia e la moda andavano ‘a braccetto’, ma è una storia ormai dimenticata o forse ignorata dai più” racconta la prima didascalia introduttiva.

Ieri, entrando nelle sale espositive interamente in bianco e nero, ho avuto l’impressione di rivivere (in un differente scenario geografico) uno dei miei film preferiti: Midnight in Paris di Woody Allen. Per un paio d’ore vengo trasportata negli anni Venti e Quaranta di una Venezia popolata da star, sfilate ed eventi mondani, di cui il Lido era protagonista grazie anche alle iniziative promosse dalla Biennale di Arte. Un piccolo salottino è stato allestito di fronte alla proiezione di una sfilata dell’epoca. Quando il cronista inizia a descrivere gli abiti indossati dalle modelle “qui a Venezia gli occhi non si fanno mancare nulla” (facendo riferimento alla bellezza dei tessuti, delle finiture e alla lucentezza dei decori) è davvero come essere presenti all’evento.

Successivamente ho attraversato l’inizio degli anni Cinquanta, scoprendo che il Centro Italiano della Moda (fondato nel 1949 a Milano) scelse Venezia, e l’hotel Excelsior e il Palazzo del Cinema in particolare, per dare vita ad una serie di eventi per raccontare l’incontro tra l’industria tessile e la moda. Mentre nel 1951 è stato fondato proprio a Venezia, a Palazzo Grassi, il Centro Internazionale delle Arti e del Costume, che ha dato vita a spettacoli che mescolano insieme arte, teatro, cinema e moda.

Le ultime sale espositive sono state invece dedicate all’abito Delphos di Mariano Fortuny, alle borse di Roberta di Camerino ed ad una carrellata finale di abiti e fotografie di star, attrici e personalità di spicco legati alla memoria di sontuose feste di carnevale, eventi mondani o servizi fotografici: Sofia Loren, Brigitte Bardot, Franco Marinotti e la contessa Foscari, … I colori degli abiti originali esposti mi riportano alla dimensione reale e capisco che il viaggio attraverso le epoche si è concluso.

Anche io come Gill (interpretato da Owen Wilson) la mattina dopo, inizio a chiedermi se non sia stato tutto un sogno, poi però guardo sulla mia scrivania e vedo rassicuranti le cartoline prese ieri alla mostra.

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I dettagli della mostra


 

Titolo: Venezia è sempre di Moda
Fashion in laguna dal 1920 al 1970

a cura di Elisabetta Da Lio
con l’aiuto di Eleonora Ceriani e con i preziosi suggerimenti di Mariateresa Crisigiovanni, Daniela Ferretti e Chiara Squarcina
e con il supporto di Tiziano Bolpin, Carlo Montanaro e Vittorio Pavan
a Maria Luisa Frisa un particolare ringraziamento

Location: Comune di Venezia – Centro Culturale Candiani e Archivio della Comunicazione
Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny e Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume
Archivio Carlo Montanaro
Archivio Cameraphoto Epoche Venezia
In collaborazione con Archivio Storico di Istituto Luce Cinecittà
dall’11 marzo al 30 aprile 2016

Orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
aperture straordinarie: lunedì 28 marzo e lunedì 25 aprile

giovedì 10 marzo, ore 18.00
Inaugurazione mostra

Comune di Venezia – Centro Culturale Candiani e Archivio della Comunicazione
sala espositiva secondo piano
ingresso libero

 

 



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