Profumo di Venezia

Chic Words | Profumo di Venezia

L’acqua della fonte suona il suo tamburo d’argento. Gli alberi tèssono il vento e i fiori lo tingono di profumo. Una ragnatela immensa fa della luna una stella. Così Federico Garcia Lorca parla della Notte d’Estate.
Estate: tempo di notti stellate, tempo di danze all’aperto con vesti leggere, ma soprattutto tempo dei profumi.

Cosa c’è di più sensuale e seducente di un profumo? Coco Chanel affermava che “la donna dovrebbe indossare il profumo ovunque voglia essere baciata”.[Nota 1]

Il legame tra la moda francese e il profumo è una storia nota, quella che è soprendente quanto poco conosciuta è la relazione tra Venezia e l’arte del profumo!

Uno degli elementi principali dello stile che rendono straordinario e personale un outfit è sicuramente il profumo. La scelta di una fragranza che ci rappresenti è una scelta molto difficile perché richiede di tenere conto di numerosi fattori: le emozioni che suscitano in noi le note olfattive, l’immagine che vogliamo trasmettere agli altri, la nostra capacità di indossare e interpretare le essenze, l’interazione del profumo con la nostra pelle e la nostra capacità di valutare le variazioni delle note durante l’esperienza olfattiva.

Quella che è soprendente quanto poco conosciuta
è la relazione tra Venezia e l’arte del profumo!


 

Per apprendere i segreti di Signora Laguna in merito all’arte del profumo, un paio di domeniche fa ho fatto una delle mie periodiche visite a Palazzo Mocenigo.[Nota 2]

Tra i palazzi veneziani è uno dei miei preferiti perché rappresenta davvero un piccolo gioiello di eleganza e raffinatezza. Situato nel Sestiere di Santa Croce, si trova a 10 minuti di camminata dalla stazione ferroviaria, in una posizione centrale, ma lontana dalla frenesia dei percorsi turistici più noti. Un’oasi di pace e glamour, raggiungibile passando attraverso Campo S. Giacomo dall’Orio.

Entrare a Palazzo Mocenigo, è un tuffo nella vita del patriziato veneziano tra XVII e XVIII secolo, perché diverse stanze conservano gli arredi e suppellettili dell’epoca.
Una delle stanze in cui mi piace trascorrere il tempo immaginando la vita dei nobili di Venezia è quella della sala da pranzo. Un tavolo in legno al centro, rivestito da una raffinatissima tovaglia in merletto di Burano ad ago, è apparecchiato di tutto punto con stoviglie in vetro. Le dimensioni della tavola rendono l’atmosfera molto intima e sospesa.

Un’oasi di pace e glamour!


 

Ma la sezione al momento più interessante da visitare all’interno del Museo sono le stanze dedicata alla storia del profumo.Questa sezione è stata inserita nel museo nel 2013, fortemente voluta da Mavive (azienda veneziana della famiglia Vidal). Tale percorso è stato inaugurato dopo la riapertura del museo a seguito di percorso di restauro durato tre anni e all’epoca me ne sono subito innamorata. [Nota 3]

La pratica di profumarsi viene introdotta a Venezia da Teodora Ducas, figlia dell’imperatore di Bisanzio, che nel 1060 sposa il Doge Domenico Servo. Con questa raffinatissima principessa, inzia l’arte della cosmesi e del profumo veneziana.

Nel 1271 Marco Polo, di rientro dal suo viaggio in Cina, introduce a Venezia diversi elementi culturali orientali, tra i quali la cura del corpo e la fragranza del muschio.

Venezia,
patria del sapone e del profumo!


 

Il Cinquecento a Venezia può essere descritto come “il secolo della cosmesi”. Nel Sedicesimo Secolo inoltre a Venezia viene inventato il sapone e i “saoneri” veneziani danno vita ad un’industria molto fiorente. Sempre a Venezia vengono messe a punto particolari tecniche per la realizzazione dei profumi,come è testimoniato dal prezioso manuale di cosmetica I Notandissimi secreti de l’Arte Profumatoria (G. Rossetti, Venezia, 1555), il primo ricettario occidentale per la realizzazione di cosmetici che è conservato al Museo di Palazzo Mocenigo.

Esperienza assolutamente da provare è la visita alla sala multisensoriale dedicata alle materie prime del profumo (alcune delle quali molto rare): sopra un tavolo in legno pregiato sono disposti degli eleganti flaconi in vetro chiusi da un un coperchio a forma di fiore, raggruppati per famiglie olfattive. Sollecitata dal personale del museo (gentilissimo e davvero simpatico) mi sono soffermata molto tempo a sperimentare a confrontare le essenze e immaginando le dame veneziane che avrebbero potuto indossarle. Un’esperienza a dir poco magica.

Il percorso ha il suo compimento e collegamento con la contemporaneità nella sala dedicata ai profumi di The Merchant of Venice, marchio veneziano nato nel 2013, creato dal gruppo Vidal, la cui prima collezione esce sul mercato l’anno successivo. Avevo già notato con interesse tale brand grazie al negozio monomarca situato poco distante dal Teatro La Fenice, ma scoprire il suo legame con la cultura veneziana e il museo mi ha fatto molto piacere.

 
 

P.S. se volete sapere come è nata la mia passione per questo Palazzo Mocenigo, vi consiglio di leggere questi post:

>>> Chic Words alla Venice Design Week 2017
L’esposizione sugli smart textiles

>>> Chic Words alla Venice Design Week 2016
L’unione tra moda High-Tech e Glamour Veneziano

Chic Words | Profumo di Venezia
 
 

NOTE

[1] Inside Chanel Capitolo 1, percorso di approfondimento sulla storia della maison. http://inside.chanel.com/it/no5/video

[2] Palazzo Mocenigo, sede del Museo del Tessuto e del Costume di Venezia. https://mocenigo.visitmuve.it

[3] Sito web azienda Mavive. data di ultimo accesso 12 agosto 2019. http://www.mavive.it

 
IMMAGINI

[foto 1] Illustrazione realizzata da Maddalena Mometti

[foto 2] Illustrazione realizzata da Maddalena Mometti



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